ildeposito
ildeposito
Home | Profile | Register | Active Topics | Members | Search | FAQ
 All Forums
 MSTS / ORTS
 MSTS and ORTS rotabili
 Alcune informazioni sulle carrozze...

Note: You must be registered in order to post a reply.
To register, click here. Registration is FREE!

Screensize:
UserName:
Password:
Format Mode:
Format: BoldItalicizedUnderlineStrikethrough Align LeftCenteredAlign Right Horizontal Rule Insert HyperlinkInsert EmailInsert Image Insert CodeInsert QuoteInsert List
   
Message:

* HTML is OFF
* Forum Code is ON
Smilies
Smile [:)] Big Smile [:D] Cool [8D] Blush [:I]
Tongue [:P] Evil [):] Wink [;)] Clown [:o)]
Black Eye [B)] Eight Ball [8] Frown [:(] Shy [8)]
Shocked [:0] Angry [:(!] Dead [xx(] Sleepy [|)]
Kisses [:X] Approve [^] Disapprove [V] Question [?]

 
   

T O P I C    R E V I E W
Claudio Belluzzi Posted - 04/08/2020 : 11:49:27
Ciao a tutti, sono da poco tornato nella parte old di msts grazie anche al nuovo meraviglioso scenario Catanzaro-Lamezia. Dopo aver fatto un bel po' di "avanti e indietro" però mi sono venuti alcuni dubbi sui rotabili che utilizzavo. In particolare sulle carrozze e sulla loro alimentazione. Al giorno d'oggi sono abituato che le carrozze sono alimentate dal REC della locomotiva ma da quando esiste questo sistema? Prima che fosse inventato il sistema REC come si faceva? So che per il riscaldamento molto spesso si usava il vapore delle locomotive ma ad esempio per l'alimentazione delle lampade? Ho letto, girovagando su internet, che le carrozze erano dotate di batterie che si caricavano con il moto stesso della carrozza ma questo metodo era applicato su tutte o solo su alcune?
So che fino ad ora ho chiesto molte cose ma qualcuno sa illuminarmi sul motivo per cui il metodo dell'alimentazione a batterie è stato abbandonato e sostituito dal REC nonostante fosse molto valido?

Ciao,
Claudio.

Claudio.
4   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Claudio Belluzzi Posted - 07/08/2020 : 13:39:29
Grazie davvero Renzo, ho capito tutto finalmente. Ora potrò viaggiare più tranquillo su Open Rails sapendo che i miei viaggiatori non stanno congelando!

Ciao,

Claudio.
renzo428 Posted - 06/08/2020 : 01:00:43
Ciao Claudio,
parte delle risposte le trovi nel pdf della Catanzaro-Lamezia.
Sì il 341 ha trainato vetture tipo 1959 ed anche le UIC-X quando trainavano i diretti Reggio-Bari e viceversa. In estate non serviva il carro riscaldatore ma in inverno si.
I 341 sono state le prime locomotive diesel ed hanno viaggiato sulla Pusteria e nei compartimenti di Torino, Verona, Bologna, Genova, Roma, Napoli, Bari, Reggio C., Palermo. Non so se sono venute anche in Toscana ma non lo escluderei. Alla fine furono concentrate nei depositi del sud Italia, dove hanno terminato il servizio negli anni '90.

Tutte le vetture dotate di illuminazione elettrica avevano le batterie. Le avevano anche alcune locomotive a vapore, montate sul tender o sotto la cabina se locotender. Anche le vetture MD avevano le batterie pur dotate di caricabatterie statico.

Il REC ha cominciato ad essere utilizzato per la ricarica in tempi abbastanza recenti, dagli anni '80 in poi direi, quando si sono diffusi i convertitori statici.

Per la ricarica esistevano tre sistemi (indicati con la sigla IEA):

IEA impianto elettrico autonomo del tipo Galileo ad albero. Un ingranaggio montato su un asse azionava un albero e questo il generatore.

IEAm come sopra ma del tipo monoblocco Galileo o Perlizzi (senza albero di trasmissione)

IEA/s come sopra ma del tipo statico.

Quest'ultimo utilizza la condotta REC mentre gli altri agiscono su uno o più assi. Il vantaggio del tipo statico è di non richiedere uno sforzo maggiore alla locomotiva per vincere anche l'attrito e la resistenza dei generatori.


un caro saluto, renzo.
Claudio Belluzzi Posted - 05/08/2020 : 20:04:46
Grazie Renzo, una spiegazione davvero esauriente. Mi restano però solo alcuni ultimi dubbi. Mi hai detto che l'illuminazione funzionava a batterie mentre il riscaldamento poteva andare sia a vapore sia con la condotta REC sulle carrozze più "moderne". Ma quindi vorresti intendere che l'illuminazione era a parte e non veniva alimentata dal REC (almeno all'inizio)? Questa cosa mi sembra molto strana ma se come mi dici tu non avevano le tecnologie necessarie ad abbassare la tensione era effettivamente l'unico metedo (il che spiegherebbe anche perché si chiama Riscaldamento Elettrico Carrozze e non ad esempio Alimentazione Elettrica Carrozze).
Concludo con una domanda più pratica: se io dovessi avere una composizione con una D341 in testa e delle carrozze tipo 1959 dovrei mettere pure un carro riscaldo o no? Scusami se la composizione risulta assurda e mai esistita ma su OR mi piace divertirmi a condurre treni di ogni tipo (anche provenienti dalla mia fantasia). Se non ho capito male senza un carro riscaldo quelle carrozze rimarrebbero senza riscaldamento ma le lampade andrebbero lo stesso giusto?

Grazie ancora per le spiegazioni,

Claudio.
renzo428 Posted - 04/08/2020 : 16:46:24
Ciao Claudio,
di riscaldamento elettrico si parla a partire dagli anni '30 specie per quelle vetture utilizzate per il traffico internazionale, tuttavia su queste stesse vetture era presente anche il riscaldamento a vapore poiché poche erano le linee elettrificate in quegli anni e molto tempo sarebbe ancora passato prima che fossero elettrificate (ad es. la Milano-Venezia era ancora a trazione a vapore fino agli anni '50).
Le prime vetture costruite senza il riscaldamento a vapore credo fossero le vetture GC TEE (1969).
I treni per il riscaldamento usavano:
se a trazione elettrica la condotta REC
se a trazione a vapore la condotta del vapore.

I treni con locomotiva diesel prima delle D445 (che sono dotate di condotta REC) utilizzavano speciali carri riscaldatori (a vapore) e carri generatori (REC) che trovi entrambi in download tra i carri speciali.

Carri riscaldatori a vapore


Carri generatori


Per farti un esempio a fine anni '80 inizio anni '90 prendevo regolarmente il treno Lucca-Pisa composto da una D345, un carro riscaldo a carrelli e quattro o cinque vetture corbellini a carrelli.
Da Empoli per Siena (e anche sulla pusteria) era comune vedere il treno composto da locomotiva più carro generatore più le vetture con riscaldamento elettrico (fai un giro nella pagina delle composizioni per la composizione precisa).

L'illuminazione era a batteria dalla introduzione dell'illuminazione elettrica (fine '800) fino in tempi recenti e le batterie erano cambiate alle stazioni abilitate in base ai turni delle carrozze.
Su alcune vetture dei tipi più recenti con lampade a florescenza e utilizzate per il traffico internazionale, era presente un generatore montato sul carrello che ne allungava l'autonomia.

Il REC è un cavo che porta corrente continua alla tensione di 3000 V (il ritornoo è attraverso le rotaie) e inizialmente era utilizzato per il solo riscaldamento. a partire dagli anni '70 con l'introduzione dei convertitori statici fu possibile abbassare la tensione del REC a tensioni più basse come i 24 V dell'illuminazione.
Prima dei convertitori statici erano utilizzati quelli rotanti ecco perché la presenza del bagagliaio-generatore su alcuni treni TEE.
Il motivo banale è che mentre per abbassare la tensione alternata è sufficiente un trasformatore, per quella continua si doveva prima renderla alternata, poi trasformarla infine di nuovo renderla continua. Oggi si utilizzano convertitori statici ancora più efficienti che usano il principio dell'alimentatore dei PC (switching) ma che possono erogare correnti ben maggiori.

Tutto questo non si applica alle automotrici che utilizzavano l'acqua di raffreddamento del motore se diesel o il riscaldamento elettrico se elettriche mentre per l'illuminazione avevano a bordo sistemi dedicati. Almeno in via generale.

Infine il sistema delle batterie ha il difetto di aver bisogno di stazioni attrezzate per la ricarica e necessitano di tenere fermo il treno per le operazioni di cambio delle batterie. Ricordo di averlo visto fare a Pisa C.le. Il treno fermava e c'erano degli agenti con due carretti che tiravano fuori le lunghe batterie che mettevano su un carretto e ne inserivano di nuove prendendole dall'altro carretto. Arrivavano con un carretto vuoto e uno pieno e se ne andavano con un carretto pieno e uno vuoto. Credo che ogni carretto trasportasse le batterie per non più di una mezza dozzina di veicoli.

un caro saluto, renzo.

ildeposito © 2000-24 ildeposito Go To Top Of Page
Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.07