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 Locomotive del gruppo 600

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T O P I C    R E V I E W
renzo428 Posted - 26/05/2020 : 17:33:07
Ciao a tutti,
un paio di anni fa iniziai ad aggiornare il pack delle locomotive 600 (che comprende le 600, 625, 630, 640 e 623) note anche come "Signorine" a causa del moto di serpeggio alle velocità più alte. Le 625 e le 640 sono anche tra le poche locomotive funzionanti ancora oggi.
Sono tante le versioni che avevo preparato poiché questi gruppi tra versioni di origine, versioni definitive e trasformazioni mostrava molte differenze anche tra macchine dello stesso gruppo.
Riprese in mano in questi giorni, forte di una documentazione più accurata di quella di due anni fa, ho intanto ultimato le prime due unità, entrambe del tipo 600 in versione di origine una di prima e l'altra di seconda serie.

locomotiva 600 002 di prima serie


locomotiva 600 127 di seconda serie


La numerazione è quella di origine a quattro cifre cambiata poi nel 1919 con quella a sei cifre rimasta fino ad oggi.
La prima locomotiva di questo tipo fu costruita dall'Ansaldo su progetto dell'Ufficio Studi di Firenze all'ora per la Rete Adriatica.
si trattava di una locomotiva innovativa soprattutto nel carro dov'era montato il carrello Zara che montava l'asse portante anteriore con ruote di piccolo diametro con il primo asse accoppiato (asse motore, accoppiato agli altri dalle bielle).
Questo migliorava notevolmente la marcia alle alte velocità (alte significa oltre i 50 km/h) sulle tortuose linee italiane.
Montavano un motore a doppia espansione ovvero il vapore entrava in un primo cilindro detto di alta pressione e il vapore che usciva da questo entrava in un secondo cilindro detto di bassa pressione. Questo tipo di motore aveva un rendimento maggiore rispetto a quelli a semplice espansione.
Furono sottoposte ad un lungo periodo di prove al traino dei treni più importanti e ne furono costruite 248 unità.



Quando erano ancora in costruzione le locomotive del gruppo 600, furono progettate locomotive sulla stessa meccanica ma con il motore a semplice espansione e vapore surriscaldato. Queste nuove locomotive presero il nome di gruppo 625.
Confrontate con le ottime gr.600 dimostrarono che le prestazioni e il rendimento erano paragonabili ovvero il surriscaldamento del vapore equiparava i vantaggi della doppia espansione con costi minori e facilità di manutenzione e condotta assai maggiori.
Furono costruite 188 unità ma la maggior parte delle 600 furono trasformate tra il 1927 e il 1938 in 625 con la sostituzione della caldaia e del motore.

Di queste locomotive e delle altre 630, 640 e 623, parleremo quando avrò terminato le varie unità.

un caro saluto, renzo.
11   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
renzo428 Posted - 23/03/2024 : 14:58:16
Ciao a tutti,
seguendo il programma di aggiornamento delle locomotive a vapore per renderle compatibili con Open Rails, ho provveduto anche a migliorarne l'aspetto rivedendo texture e dettagli.
Questo nuovo pack contiene den 25 unità dei vari gruppi 600, 623, 625, 630 e 640 ambientate dalla loro consegna al loro accantonamento.
La dinamica è stata curata da Massimo Bruni.
Sono disponibili tra i nuovi download.

un caro saluto, renzo.
renzo428 Posted - 01/10/2021 : 21:28:54
Ciao a tutti,
dopo aver perso diversi modelli per rottura del HD, pian piano ho rifatto quelle perdute e le ultime del gruppo 625 con preriscaldatore Knorr e adesso sono alle 623.




un caro saluto, renzo.
Filippo428 Posted - 21/07/2020 : 12:25:00
Bellissime, grazie!!!
renzo428 Posted - 20/07/2020 : 16:44:07
La famiglia continua ad ingrandirsi.
Sono passato alle 625 di serie (non le 600 trasformate) e intanto che ho terminate tre. Tra queste, giunte agli ultimi anni di servizio, due dello stesso costruttore e uscite dalla fabbrica identiche erano dopo cinquant'anni di servizio un po' diverse.
La differenze più evidente era la pompa del freno: la 001 ne aveva una come la maggioranza delle altre 625 mentre la 011 ne aveva due(sono montate sul praticabile sinistro a lato della caldaia).
Il motivo posso solo immaginarlo, evidentemete la 011 era utilizzata su treni che avevano necessità di riportare velocemente in pressione la condotta principale quindi linee di montagna con molte fermate.


un caro saluto, renzo.
renzo428 Posted - 04/06/2020 : 16:25:35
Ciao a tutti,
si farò un pack corposo che comprenda la maggior parte delle versioni di queste macchine.

un caro saluto, renzo.
Emiliano645 Posted - 04/06/2020 : 16:19:35
Ma che spettacolo!
Quindi, se ho capito bene farai anche le 623, sia Walschaerts che Caprotti?

Saluti,
Emiliano

Emiliano
emiliano645@hotmail.com

www.immaginiferroviarie.com
renzo428 Posted - 28/05/2020 : 16:40:44
Ciao a tutti,
è uno spasso riprodurre queste macchine che apparentemente sono uguali ma che differiscono in parecchi dettagli, alcuni macroscopici.
Per ora mi limito alle 600 e alle 625 derivate. Una differenza macroscopica è nella forma del tetto della cabina che nelle 625 di serie era più alto e bombato.
Vediamo adesso alcune differenze tra le macchine di prima e seconda serie in una immagine di due locomotive allo stato di origine.

La maggiore differenza è nella parte bassa della cabina e nella posizione di duomo e sabbiera.

Dopo la trasformazione degli anni '30 con l'adozione del surriscaldamento del vapore e della distribuzione caprotti, mantennero alcune differenze come si può vedere nella immagine che segue.

Fu mantenuta la cabina di origine ma ad alcune unità fu cambiata la caldaia con quella delle 625 di serie (quella a destra nella immagine).

Tuttavia tante e tali sono le differenza tra una macchina e l'altra che è difficile rappresentarne una "generale".
Infatti oltre alle differenze viste sopra cambia la posizione dei serbatoi, della pompa del freno, dell'oliatore Friedmann (che dopo la trasformazione fu soppresso) e di altri dettagli minori. Comunque le munità riprodotte lo sono in maniera più possibile fedele al vero come da schema generale e fotografie delle singole unità.

La scelta delle unità da riprodurre non è casuale, alcune di queste macchine hanno fatto servizio in Val Padana assegnate ai depositi di Cremona e Milano, in Toscana assegnate ai depositi di Siena, Pistoia e Firenze, in Calabria assegnate ai depositi di Reggio C. e Catanzaro, in Sicilia assegnate ai depositi di Catania e Palermo e in Sardegna assegnate a Cagliari.
Questo rigurada solo il primo gruppo delle 600/625 poi seguiranno le altre (a ricoprire le assegnazioni del resto dei depositi italiani).


un caro saluto, renzo.
renzo428 Posted - 28/05/2020 : 16:28:30
Ciao Davide,
grazie per l'apprezzamento, sta venendo fuori un pack corposo perché sto riproducendo le macchine nell'aspetto che hanno avuto dalla consegna agli ultimi anni di servizio comprese le trasformazioni.
Per ora solo per le 600 sono a 9 unità.

un caro saluto, renzo.
mapindo Posted - 27/05/2020 : 17:12:32
Uh fantastiche! Grande Renzo, riporti a galla bei ricordi d'infanzia quando mio nonno mi portava in stazione a Cremona nei primi anni '70. Ero molto piccolo e quindi non ho memoria delle composizioni di allora, ma avrebbe potuto esserci ancora il materiale da te proposto nella composizione MI-CR; su Cremona è sempre arrivato materiale "di fine vita" o quasi. Poi io avevo occhi solo per quelle fumanti macchine, piccole o grandi, ne ero completamente rapito, no guardavo carri o carrozze con la stessa attenzione.
Bellissimo lavoro Renzo, complimenti!
Buon pomeriggio.
Davide
renzo428 Posted - 27/05/2020 : 16:19:35
Intanto nella pagina dedicata alle composizioni in epoca III ho messo alcuni treni composti con queste locomotive:
Treni tra Lamezia terme e Catanzaro e un treno Milano - Cremona tra il 1957 e 1962.
renzo428 Posted - 27/05/2020 : 13:13:18
Le 600 trasformate.
Nel 1927 la 600.168 del dep. di Siena fu trasformata in surriscaldata dotandola di una caldaia delle 625 ma lasciando la doppia espansione. Il surriscaldamento del vapore consiste nel far passare il vapore prelevato dalla caldaia, di nuovo dentro un grosso tubo bollitore dove la temperatura viene ulteriormente elevata.
Rimase un caso isolato e fu demolita nel 1938, tutte le altre 600 trasformate furono dotate del motore a semplice espansione e distribuzione Caprotti (inventata dall'ing. Caprotti che utilizzava delle valvole più efficienti della distribuzione a pistoni).
Le locomotive così trasformate furono classificate come 625 ma con il numero progressivo aumentato di 300.
Nella immagine che segue una di queste locomotive la 625.303 ex 600.003, che nel 1958 era assegnata al deposito di Reggio C. per i servizi sulla linea jonica.

Le 625 Caprotti furono macchine molto apprezzate dal personale, erano efficienti e sicure e questo ne giustifica il lungo utilizzo.

Erano impiegate soprattutto sulle linee non fondamentali (quasi tutte elettrificate o appannaggio delle locomotive più potenti), sia al traino dei treni diretti (velocità masima 80km/h) sia al traino dei treni merci raccoglitori di composizione non troppo pesante.
Queste locomotive furono assegnate in gran numero nei depositi di tutta Italia e quello con la maggior dotazione era il deposito di Catanzaro (Lido) con ben 46 unità che continuarono ad assicurare la trazione di questi treni fino alla consegna delle prime locomotive diesel 341 ad inizio anni '60. Furono demolite entro gli anni '70.

La prossima volta vedremo le locomotive 625 di serie ovvero nate con il motore a semplice espansione e il surriscaldamento del vapore che mostravano differenze nella cabina e nella caldaia oltre alla disposizione degli accessori.

un caro saluto, renzo.

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